Eleonora comelli

Arteterapeuta e coordinatrice dipartimento

Oggi nasce un grande progetto innovativo che unisce in un unico luogo le diverse discipline arteterapeutiche integrate da interventi pedagogici e psicologici.

La musica, la danza, l’arte si trasformano in strumento terapeutico, curativo e supportivo.

Il team del dipartimento di artiterapie è caratterizzato dalla presenza di professionisti specializzati in danza/musica/arte/terapia e psicologi e pedagogisti, mossi da passione e serietà verso il proprio lavoro il cui principale obiettivo è quello ri/creare benessere

Nel settore artiterapie troverete l’opportunità di sperimentare uno spazio non verbale all’interno del quale potersi esprimere liberamente e soggettivamente, liberi dal giudizio e da qualsiasi velleità espositiva e performativa.

Lì, è dove io sono ciò che sento, ciò che provo, in quel preciso momento.

La relazione con l’altro e lo strumento musicale, corporeo, o grafico-plastico  diventano i principali veicoli di comunicazione.

 Isolamento, tristezza, ansia, rabbia, difficoltà relazionali, difficoltà nella ripresa degli studi e della frequenza scolastica, nell’attuale quadro pandemico, possono dare vita a quadri patologici veri e propri per il quale è necessario intervenire tempestivamente sia sul soggetto sofferente che sul nucleo famigliare.

All’interno del Dipartimento di artiterapie abbiamo la possibilità di creare uno spazio di osservazione nel quale, mentre si genera il processo creativo, la persona coinvolta ha l’opportunità di esprimere le sue difficoltà, per le quali trovare ascolto, accoglienza e risposte strategiche  ed efficaci per ritrovare il proprio equilibrio biopsicosociale.

Come?

Attraverso l’utilizzo dell’arteterapia, della musicoterapia o della danzaterapia come primo step di osservazione ed intervento. In seguito, quando necessario, partecipando a proposte più specifiche circa la difficoltà emersa avvalendosi del lavoro di psicologi e pedagogisti.

Cos’e’ l’arteterapia?

Anna Oliviero Ferraris afferma: “In nessun’altra manifestazione le ossessioni o le fobie, il timore della realtà circostante e l’inconscio desiderio di modificarle, acquistano un tale risalto come nei disegni”. Nell’arteterapia l’arte diviene il centro assoluto di un processo, un nuovo linguaggio che presenta al suo interno, per sua natura, dei risvolti terapeutici: “è capace di mettere armonia nel disordine, attraverso l’organizzazione di forme, è un equilibrato rapporto tra confusione e controllo, è turbamento corretto con i confini, è scarica delle tensioni, è rappresentazione dei pensieri.” (De Gregorio). L’obiettivo generale delle artiterapie è quello di utilizzare le arti con le loro regole per entrare in comunicazione con la persona che esprimerà le sue difficoltà, esigenze  e problematiche attraverso forme slegate, sgrammaticate; è a questo punto che l’intervento dell’arteterapeuta diventa un accompagnamento rispettoso delle richieste fatte dall’utente e si struttura all’interno di uno spazio creativo  al cui interno il soggetto impara ad organizzare prima i colori e le forme, poi parti di sé, riuscendo a mettere a fuoco parti del proprio mondo interiore o ad avere relazioni con il mondo esterno, reale.

In particolare, per i bambini e i ragazzi, oggi i modelli scolastici non sempre rispondono a bisogni emotivi e personali, infatti capita che utilizzino modelli direttivi che imprigionano il soggetto in una gabbia di doveri e di regole   inficiando la sua evoluzione e lo sviluppo dell’individualità.

Di conseguenza l’Arteterapia acquista significativa importanza anche come momento libero da costrizioni, di creazione spontanea, di libera esternazione del proprio immaginario; rappresenta uno strumento per la maturazione e lo sviluppo del bambino, oltre ad essere un indice del suo stato emotivo e del suo adattamento e inoltre rappresenta un mezzo d’indagine e di scambio con l’ambiente sociale e con il mondo circostante.

Il disegno è una forma di linguaggio che nel bambino sotto i dieci anni è più efficace della parola (Widlocher, 1971). Il linguaggio del disegno e della pittura è più confacente al bambino e più sicuro come contenuto espressivo conscio e inconscio.

Il colore è un mezzo di esercitare sull’anima un’influenza diretta. Il colore è un tasto, l’occhio il martelletto che lo colpisce, l’anima lo strumento dalle mille corde.

Vasilij Kandiskij